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Sustainability and Circular Economy, una specializzazione che fa la differenza

 

La specializzazione Sustainability and Circular Economy del corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale è una valida opportunità per sbocchi occupazionali di prestigio.

Il corso, in lingua inglese, è finalizzato a fornire conoscenze, competenze e metodi su come implementare la sostenibilità e l’economia circolare nelle aziende, obiettivo ormai obbligato per le imprese che devono affrontare la transizione ecologica e rispondere alle normative europee.

Diventa perciò indispensabile poter contare su ingegneri gestionali capaci di introdurre principi di sostenibilità e strategie di circolarità nelle imprese, con il supporto di strumenti ingegneristici e di affrontare la gestione della scarsità di risorse, la riprogettazione dei processi e la servitization dei prodotti nelle organizzazioni aziendali.

I laureati saranno in grado di ricoprire i ruoli di Sustainability Manager, Circular Economy Manager, Process e Product Designer o di servire come consulenti a supporto della strategia aziendale e delle operation.

Si tratta di un’ottima specializzazione, richiesta dal mercato e indispensabile al processo già avviato verso economie più circolari, dove materiali e risorse non diventano mai rifiuti – ma sono mantenuti in circolazione attraverso pratiche di manutenzione, riuso, ricondizionamento e riprogettazione – e la natura si rigenera.

Referente del corso è il professor Andrea Urbinati, docente di Sostenibilità ed Economia Circolare all’Università LIUC, il cui nome, per il secondo anno consecutivo, compare nella prestigiosa lista dei World’s Top 2% Scientists stilata dalla Stanford University nell'area Business & Management. Nelle sue attività di didattica, di ricerca e di consulenza, Urbinati affronta proprio i temi di #sostenibilità, #economiacircolare e #modellidibusinesscircolari, sempre più considerati dal mondo scientifico come una questione manageriale e non solo ambientale. “Dobbiamo continuare a supportare le nostre imprese, e non solo, nel complesso cammino di transizione verso una maggiore sostenibilità ed economia circolare che le vede coinvolte”, commenta il docente.