Definita qualche anno fa dal settimanale Time “una delle dieci idee che cambieranno il mondo”, nel volgere di poco tempo la sharing economy si è trasformata da fenomeno di nicchia a realtà economica imponente, in grado di sconvolgere interi settori dell’economia impattando sulla dinamica delle relazioni sociali.
Sebbene l’espressione non risulti sempre puntualmente definita, per sharing economy si intende generalmente la condivisione di beni e servizi della più varia natura - mezzi di trasporto, denaro, capi di abbigliamento, tempo libero, capacità - direttamente tra soggetti privati, senza l’intervento dei tradizionali intermediari (hotel, aziende di trasporto, banche, negozi, associazioni), ma avvalendosi unicamente di piattaforme telematiche. Molte di esse sono già note e affermate: basti citare Airbnb, Uber, BlaBlaCar o le “italiane” Gnammo e ClubSharing.
Proprio allo scopo di mettere a fuoco la portata di questi cambiamenti epocali, la LIUC – Università Cattaneo ha organizzato un incontro venerdì 19 maggio 2017 (a partire dalle ore 14), che vedrà l’intervento di relatori autorevoli.
Il seminario approfondirà in particolare i profili giuridici dell’economia della condivisione. Le categorie giuridiche sviluppate nei diversi rami del diritto, che distinguono il consumatore dal prestatore di servizi, il lavoratore subordinato da quello autonomo, l’imprenditore dal privato, non appaiono, infatti, adeguate a cogliere le peculiarità del nuovo modello economico, generando incertezza normativa e, quindi, frizioni con gli operatori dell’economia tradizionale.
Basti ricordare il recente fermo del servizio di Uber ordinato dai tribunali di Torino e Roma, che segue a due analoghi provvedimenti del Tribunale di Milano nel 2015, per pratiche di concorrenza sleale a danno dei tassisti. Non è, in effetti, un caso che al centro delle contestazioni dei mesi scorsi da parte delle auto bianche vi sia proprio lo slittamento dell’entrata in vigore delle limitazioni ai servizi di noleggio con conducente, Uber compreso. Peraltro non mancano criticità anche laddove il legislatore ha deciso di intervenire. Lo dimostra l’approvazione, nel gennaio scorso, da parte della Camera della legge sull’home restaurant, attualmente all’esame del Senato e tuttavia già oggetto di forti critiche da parte dell’Autorità Garante delle Concorrenza e del Mercato.
Come ricorda il Professor Guido Smorto, Ordinario presso l’Università degli Studi di Palermo, che introdurrà l’evento, “di fronte alla comparsa delle prime automobili, il Parlamento inglese reagì approvando una legge per tutelare i pedoni e il traffico a cavallo. Il Locomotive Act del 1865 impose che, per ragioni di sicurezza, le auto dovessero circolare con almeno tre persone di equipaggio: un autista, un fuochista e un portabandiera, il quale doveva precedere l’auto di almeno cinquanta metri sventolando un vessillo rosso. L’auto seguiva ad una velocità massima di due miglia all’ora”.
La storia del Locomotive Act, oltre ad evidenziare il fraintendimento della portata del nuovo che avanzava, “dimostra che il cambiamento si impone sempre sulle regole, da cui l’importanza, per chi stabilisce tali regole, di ascoltare le ragioni di coloro che, per prove ed errori, creano innovazione. Ciò peraltro senza voler nascondere le problematiche che l’innovazione comporta. Piuttosto che dividersi tra sostenitori e detrattori della sharing economy” – continua Smorto – “si dovrebbe progettare una visione d’insieme delle nuove forme economiche e lavorare per tradurre questa visione in politiche concrete al passo con i tempi”. Ecco allora l’importanza di alimentare un dibattito sull’argomento, mantenendo un canale di comunicazione sempre aperto tra tutti gli stakeholder coinvolti (autorità pubbliche, piattaforme online, utenti ed esperti del settore). “Questo principio vale anche per le problematiche fiscali della sharing economy” – concorda il dottor Giorgio Beretta, dottorando alla LIUC che, al convegno, tratterà appunto di tale aspetto. “La norma sulle locazioni brevi contenuta nel decreto legge che accompagna la recente Manovra correttiva, ove viene previsto che i gestori dei portali online agiscano da sostituti d’imposta dei proprietari, dimostra la crescente attenzione del legislatore rispetto ai profili fiscali del fenomeno. In questo senso, la possibilità che vengano stipulati appositi accordi di collaborazione tra l’Agenzia delle entrate e le piattaforme online rappresenta un passo avanti importante. Tuttavia la strada per regolamentare compiutamente un fenomeno che, come ha riconosciuto la stessa Direttrice dell’Agenzia delle Entrate Orlandi, ha enormi potenzialità per la competitività e la crescita del Paese, rimane ancora lunga”.
PROGRAMMA
14.00 Registrazione
Saluti
Prof. Alberto Malatesta
Ordinario di Diritto Internazionale
Direttore della Scuola di Diritto LIUC - Università Cattaneo
Prof. Giuseppe Zizzo
Ordinario di Diritto Tributario LIUC - Università Cattaneo
14.15 Interventi
Regolare la sharing economy
Prof. Guido Smorto
Università degli Studi di Palermo
15.00 La prassi contrattuale nella sharing economy
Prof.ssa Daniela Di Sabato
Università degli Studi della Campania
15.30 La peer economy tra autonomia privata e tutela del contraente debole
Dott.ssa Alessandra Quarta
Università degli Studi di Torino
16.00 Coffee Break
16.30 La sharing economy: profili giuslavoristici
Dott. Gionata Cavallini
Università degli Studi di Milano
17.00 Problematiche fiscali nell’ambito della sharing economy
Dott. Giorgio Beretta
LIUC - Università Cattaneo
17.30 Chiusura lavori
Sebbene l’espressione non risulti sempre puntualmente definita, per sharing economy si intende generalmente la condivisione di beni e servizi della più varia natura - mezzi di trasporto, denaro, capi di abbigliamento, tempo libero, capacità - direttamente tra soggetti privati, senza l’intervento dei tradizionali intermediari (hotel, aziende di trasporto, banche, negozi, associazioni), ma avvalendosi unicamente di piattaforme telematiche. Molte di esse sono già note e affermate: basti citare Airbnb, Uber, BlaBlaCar o le “italiane” Gnammo e ClubSharing.
Proprio allo scopo di mettere a fuoco la portata di questi cambiamenti epocali, la LIUC – Università Cattaneo ha organizzato un incontro venerdì 19 maggio 2017 (a partire dalle ore 14), che vedrà l’intervento di relatori autorevoli.
Il seminario approfondirà in particolare i profili giuridici dell’economia della condivisione. Le categorie giuridiche sviluppate nei diversi rami del diritto, che distinguono il consumatore dal prestatore di servizi, il lavoratore subordinato da quello autonomo, l’imprenditore dal privato, non appaiono, infatti, adeguate a cogliere le peculiarità del nuovo modello economico, generando incertezza normativa e, quindi, frizioni con gli operatori dell’economia tradizionale.
Basti ricordare il recente fermo del servizio di Uber ordinato dai tribunali di Torino e Roma, che segue a due analoghi provvedimenti del Tribunale di Milano nel 2015, per pratiche di concorrenza sleale a danno dei tassisti. Non è, in effetti, un caso che al centro delle contestazioni dei mesi scorsi da parte delle auto bianche vi sia proprio lo slittamento dell’entrata in vigore delle limitazioni ai servizi di noleggio con conducente, Uber compreso. Peraltro non mancano criticità anche laddove il legislatore ha deciso di intervenire. Lo dimostra l’approvazione, nel gennaio scorso, da parte della Camera della legge sull’home restaurant, attualmente all’esame del Senato e tuttavia già oggetto di forti critiche da parte dell’Autorità Garante delle Concorrenza e del Mercato.
Come ricorda il Professor Guido Smorto, Ordinario presso l’Università degli Studi di Palermo, che introdurrà l’evento, “di fronte alla comparsa delle prime automobili, il Parlamento inglese reagì approvando una legge per tutelare i pedoni e il traffico a cavallo. Il Locomotive Act del 1865 impose che, per ragioni di sicurezza, le auto dovessero circolare con almeno tre persone di equipaggio: un autista, un fuochista e un portabandiera, il quale doveva precedere l’auto di almeno cinquanta metri sventolando un vessillo rosso. L’auto seguiva ad una velocità massima di due miglia all’ora”.
La storia del Locomotive Act, oltre ad evidenziare il fraintendimento della portata del nuovo che avanzava, “dimostra che il cambiamento si impone sempre sulle regole, da cui l’importanza, per chi stabilisce tali regole, di ascoltare le ragioni di coloro che, per prove ed errori, creano innovazione. Ciò peraltro senza voler nascondere le problematiche che l’innovazione comporta. Piuttosto che dividersi tra sostenitori e detrattori della sharing economy” – continua Smorto – “si dovrebbe progettare una visione d’insieme delle nuove forme economiche e lavorare per tradurre questa visione in politiche concrete al passo con i tempi”. Ecco allora l’importanza di alimentare un dibattito sull’argomento, mantenendo un canale di comunicazione sempre aperto tra tutti gli stakeholder coinvolti (autorità pubbliche, piattaforme online, utenti ed esperti del settore). “Questo principio vale anche per le problematiche fiscali della sharing economy” – concorda il dottor Giorgio Beretta, dottorando alla LIUC che, al convegno, tratterà appunto di tale aspetto. “La norma sulle locazioni brevi contenuta nel decreto legge che accompagna la recente Manovra correttiva, ove viene previsto che i gestori dei portali online agiscano da sostituti d’imposta dei proprietari, dimostra la crescente attenzione del legislatore rispetto ai profili fiscali del fenomeno. In questo senso, la possibilità che vengano stipulati appositi accordi di collaborazione tra l’Agenzia delle entrate e le piattaforme online rappresenta un passo avanti importante. Tuttavia la strada per regolamentare compiutamente un fenomeno che, come ha riconosciuto la stessa Direttrice dell’Agenzia delle Entrate Orlandi, ha enormi potenzialità per la competitività e la crescita del Paese, rimane ancora lunga”.
PROGRAMMA
14.00 Registrazione
Saluti
Prof. Alberto Malatesta
Ordinario di Diritto Internazionale
Direttore della Scuola di Diritto LIUC - Università Cattaneo
Prof. Giuseppe Zizzo
Ordinario di Diritto Tributario LIUC - Università Cattaneo
14.15 Interventi
Regolare la sharing economy
Prof. Guido Smorto
Università degli Studi di Palermo
15.00 La prassi contrattuale nella sharing economy
Prof.ssa Daniela Di Sabato
Università degli Studi della Campania
15.30 La peer economy tra autonomia privata e tutela del contraente debole
Dott.ssa Alessandra Quarta
Università degli Studi di Torino
16.00 Coffee Break
16.30 La sharing economy: profili giuslavoristici
Dott. Gionata Cavallini
Università degli Studi di Milano
17.00 Problematiche fiscali nell’ambito della sharing economy
Dott. Giorgio Beretta
LIUC - Università Cattaneo
17.30 Chiusura lavori