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Studiare all’estero, con la LIUC è possibile. Basta essere pronti a partire

Pronti a partire? Erasmus+, Exchange, Prime, Doppio Titolo, ma anche i programmi intensivi all’estero che possono essere seguiti durante l’estate e tutte le informazioni sulle opportunità internazionali offerte dalla LIUC – Università Cattaneo.
Dopo avere accolto le matricole che hanno iniziato il loro percorso di primo o di secondo livello, la LIUC ha organizzato la prima International Week dell’anno accademico 2016/17: una settimana, dal 3 al 7 ottobre, cadenzata da una serie di incontri per illustrare agli studenti, nel dettaglio, le diverse occasioni che avranno per internazionalizzare il proprio curriculum studiorum.

Si conferma, così, il ruolo internazionale della LIUC (terza in “internazionalizzazione” nella classifica stilata da La Repubblica, su dati Censis, tra le 15 Università non statali italiane considerate) che ha ben 90 atenei partner in Europa e 38 nel mondo tra cui gli studenti possono scegliere di trascorrere un periodo di studio all’estero. 
Durante l’International Week, l’Ufficio Relazioni Internazionali della LIUC ha allestito un “Information desk” e ha presentato – in aula – i bandi per partecipare al Progetto Erasmus+, sia per studio sia per tirocinio, al Programma Exchange, al Progetto Prime o per accedere ai percorsi di Doppio Titolo di laurea. 
I bandi si apriranno nel mese di ottobre 2016 per le attività che si svolgeranno dall’anno accademico 2017/18.
Davvero sentita la risposta degli studenti che hanno partecipato in massa alla prima giornata di presentazione dell’Erasmus+, martedì 4 ottobre.  “Non ne ho avuto la possibilità prima, ma vorrei andare a studiare all’estero almeno adesso che sto iniziando la magistrale”, le parole di Erick, studente di Economia, proveniente da un’altra realtà universitaria. “Nel mio progetto per il futuro è assolutamente importante aver fatto un’esperienza all’estero, come del resto consigliano il Rettore e i docenti della LIUC”. Si tratta di sapersi mettere in gioco, relazionarsi con un’altra cultura, imparare a farsi avanti, acquisire o affinare quelle capacità comportamentali che andranno a sostenere il bagaglio di conoscenze e competenze “tecniche”.

Dichiara Raffaella Angelucci, Direttore della Divisione Didattica della LIUC: “Gli studi più recenti svolti dalla Commissione Europea sull’impatto della mobilità Erasmus, ma anche della mobilità in generale, dimostrano che aver effettuato un’esperienza all’estero aumenta le prospettive occupazionali, aiutando i giovani a migliorare le competenze linguistiche e soprattutto quelle legate alle competenze interculturali e relazionali”.
Ancora nell’anno 2016/17, la LIUC conferma la propria vocazione verso l’internazionalizzazione con il 40 per cento degli studenti che partecipa a programmi di studio all’estero.
La governance dell’Ateneo mantiene alta l’attenzione sui temi dell’internazionalizzazione, confermando l’investimento nella didattica, con una più ampia offerta in lingua inglese e l’inserimento di alcuni Visiting Professor provenienti da Università europee e non, oltre all’ampliamento e consolidamento delle partnership.

Il secondo appuntamento per l’International Week sarà a febbraio 2017.