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Turismo in Lombardia: una discreta stagione primaverile, ma l’effetto “innesco” di EXPO-2015 ancora tarda a manifestarsi

Turismo in Lombardia: una discreta stagione primaverile, ma l’effetto “innesco” di EXPO-2015 ancora tarda a manifestarsi

Milano, 31 luglio 2014
Complessivamente una discreta stagione primaverile (marzo-maggio 2014) per il turismo lombardo: questo è l’esito dell’indagine trimestrale dell’Osservatorio turistico T.R.A.V.E.L., coordinato dal CeRST (Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Territorio) della LIUC – Università Cattaneo, in collaborazione con Sistema Camerale Lombardo e Regione Lombardia, che ha intervistato oltre 600 strutture rappresentative del sistema della ricettività regionale.

Dopo un 2013 stabile (ma un secondo semestre negativo) e un inizio di 2014 difficile da leggere, riprende la crescita nel trend dei visitatori in entrata nel territorio regionale. La consolidata vocazione internazionale (nel trimestre gli stranieri hanno pesato per il 53% della clientela alberghiera) ha consentito una ripresa che si è avvantaggiata anche dal timido recupero della domanda interna. Rispetto alla primavera 2013, infatti, gli arrivi sono aumentati del 3% circa e anche il numero dei pernottamenti venduti dell’1,3%.
Questi segnali di leggero recupero sembrano aver influito sul clima di fiducia: nel barometro trimestrale il numero degli ottimisti ora è allineato a quello dei pessimisti (solo nell’autunno scorso gli albergatori lombardi che “vedevano nero” erano addirittura il doppio degli ottimisti).
Questi risultati sono la sommatoria di dinamiche differenti: bene il nord-ovest (e Milano), in arretramento il nord-est, risultati negativi, ma meno allarmanti che in passato, nella ampia fascia a sud di Milano. Non sembrano ancora percepibili nel concreto, invece, gli attesi effetti di “attivazione” di EXPO 2015: solo il 8.8% degli operatori ricettivi dichiara di avere progettato azioni specifiche per la propria competitività e ancora meno (e quasi solo a Milano) hanno cominciato a vendere pernottamenti per quel periodo.

In linea con queste le evidenze che emergono da un’altra indagine condotta da T.R.A.V.E.L. mediante interviste dirette a circa 1400 turisti di passaggio in Lombardia nel periodo primaverile: il 54% degli intervistati ha manifestato esplicitamente l’intenzione di tornare in Lombardia nel periodo di EXPO 2015, ma solo il 13% di essi ha indicato la manifestazione espositiva come motivo principale del proprio viaggio.
Le buone dinamiche stagionali hanno comunque dato prova della capacità del turismo di generare ricadute economiche importanti sul territorio lombardo: nel periodo considerato il 37% dei visitatori ha soggiornato in strutture alberghiere di fascia alta (4 e 5 stelle), con una spesa pro-capite di 300 Euro alla voce alloggio, 290 circa alla voce shopping e circa 1000 Euro di spesa pro-capite totale. Non è un caso che nel trimestre primaverile si siano registrate anche le maggiori percentuali degli ultimi 12 mesi di visitatori provenienti dai paesi top spender extraeuropei: Stati Uniti (quasi il 5%), Brasile (2.7%), Australia (2%), India (1.4%).

Al riguardo l’Assessore Regionale al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini dichiara: "La Lombardia si conferma una delle più importanti mete turistiche d'Italia con un mix di offerte che spazia dai laghi alle montagne, dallo shopping al business. La stagione primaverile ha dato buoni risultati, purtroppo il clima non sta aiutando la stagione estiva. Appare evidente la necessità di insistere nella valorizzazione di Expo come momento di attrattività e consolidamento della crescita degli ultimi anni."