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50 anni di Enel alla LIUC con l’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa

Alla LIUC la Giornata del Cinema Industriale 50 anni di Enel alla LIUC con l’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa La storia dell’energia attraverso i filmati dell’Archivio Storico di Enel, nel suo cinquantesimo anniversario: alla LIUC – Università Cattaneo si è tenuto oggi il tradizionale appuntamento con la Giornata del Cinema Industriale, promossa dall’Archivio del Cinema del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa nell’ambito della Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria. Un’occasione per riflettere sul ruolo che l’energia elettrica riveste per lo sviluppo e per la qualità della vita delle generazioni passate e future, dalle prime fasi dell’industrializzazione ed elettrificazione fino alle prossime evoluzioni dell’energia. La scelta di celebrare con questo evento il cinquantesimo anniversario di ENEL si rivela tra l’altro particolarmente coerente con l’offerta formativa della LIUC ed in modo particolare della Scuola di Ingegneria Industriale: “Il legame con l’industria è centrale nel progetto didattico e scientifico della LIUC - ha detto Raffaella Manzini, professore associato della Scuola di Ingegneria Industriale - che nasce proprio da un’intuizione degli imprenditori del territorio, i quali hanno identificato nella formazione delle persone, in particolare dei giovani, l’elemento fondamentale per la crescita e lo sviluppo. Questo legame si ritrova anche nella Scuola di Ingegneria Industriale, che nei suoi corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale ha da sempre coinvolto le imprese sia durante la progettazione dei percorsi formativi sia nelle attività didattiche, che comprendono testimonianze di imprenditori all’interno degli insegnamenti e visite aziendali di approfondimento. In particolare, il settore energia è oggetto di un percorso di eccellenza all’interno della Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale per la produzione Industriale, denominato “Energy Management” e dedicato proprio ad approfondire il legame tra le scelte aziendali in tema energetico e le altre scelte strategiche, relative ai sistemi produttivi e logistici, gestionali, organizzativi”. Da parte di ENEL, in questa occasione, tutta la soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto con il cinquantesimo anniversario, soprattutto in considerazione di alcune rilevanti ricadute sociali legate all’evoluzione dell’energia: “Il cinquantesimo anniversario di Enel ci offre l'occasione per riflettere sul ruolo dell'elettricità come elemento di modernizzazione del mondo - afferma Elena Accorinti, responsabile dell'Archivio storico di Enel - I filmati che abbiamo selezionato e presentato sono la testimonianza di quanto l'energia elettrica e una rete di distribuzione capillare abbiano contribuito all'industrializzazione e alla crescita economica e sociale dell'Italia. Dai treni a vapore che diventano elettrici al miglioramento delle condizioni di vita nelle aree più periferiche del Paese, fino al progresso tecnologico e alla crescita della sensibilità ambientale e delle tematiche legate al risparmio energetico”. Il prof. Valerio Castronovo, Presidente dell’Archivio del Cinema, ha illustrato le tappe che hanno portato alla nazionalizzazione dell’industria elettrica nel ‘62: “Un traguardo - ha detto - a cui si è arrivati tramite un serrato dibattito non solo sul terreno economico ma anche su quello politico perché l’avocazione allo Stato degli impianti di produzione e distribuzione dell’energia coincise con l’apertura a sinistra, ovvero con l’ingresso nella maggioranza parlamentare del partito socialista e con l’avvento del primo governo di centro sinistra in Italia. Gli obiettivi della nazionalizzazione sono stati in primis la copertura totale del fabbisogno elettrico nazionale, ma anche la riduzione dei costi dell’energia rispetto ai prezzi praticati dalle compagnie private e la riduzione del divario nord – sud attraverso la fornitura di luce ed energia a più di 2.000 cittadini residenti in alcune località più disperse del Mezzogiorno, che ne erano del tutto prive. Tuttavia, Enel nacque senza un fondo iniziale di dotazione e dovette quindi indebitarsi per far fronte ai compiti assegnati dal legislatore”. Un appuntamento, quello con la Giornata del Cinema Industriale, che di anno in anno permette di conoscere sempre di più il patrimonio dell’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa, associazione senza scopo di lucro promossa nel 1998 da Confindustria e LIUC - Università Cattaneo, a cui nel 2000 ha aderito, come socio, il Centro studi per la documentazione storica ed economica dell’impresa. “L’Archivio – spiega il Vicedirettore Daniele Pozzi - continua ancora oggi la sistematica conversione in formato digitale del patrimonio filmico di Confindustria e ha arricchito la propria Mediateca con successive donazioni di materiali provenienti da imprese e da privati. La raccolta di documentari si concentra essenzialmente sugli “anni d’oro” del cinema industriale (i decenni cinquanta-sessanta), ma è arricchita anche da numerosi titoli del periodo successivo che documentano l’ascesa della piccola e media impresa italiana. L’Archivio gestisce inoltre il Catalogo Generale del Cinema Industriale, un database che raccoglie tutte le informazioni disponibili sui documentari industriali prodotti in Italia”. Di seguito, la descrizione dei filmati proiettati durante il convegno. Filmati dell'Archivio Storico Audiovisivi di Enel Frugando in cineteca (1992) Dai materiali cinematografici delle Aziende elettriche e dell'Istituto Luce, si ripercorre la storica dell'industria elettrica in Italia, dal 1929 al 1958, quando i treni a vapore...diventeranno elettrici! Tre fili a Milano (1958) Una delle realizzazioni più importanti del giovane Ermanno Olmi, all'epoca a capo del gruppo cinema di una delle aziende private che sarebbero poi confluite in Enel. Il documentario - oltre che per la sua intrinseca qualità artistica - è rilevante per illustrare le modalità di lavoro delle aziende elettriche negli anni cinquanta e le condizioni di vita nelle aree più periferiche del Paese. Operazione Valtellina (1969) Il documentario illustra le operazioni di adeguamento della rete elettrica, a pochi anni dalla creazione di Enel. Dovendosi potenziare in Valtellina una linea ad alta tensione, si è deciso di affidare tutte le lavorazioni necessarie a un elicottero. Tale mezzo consente di eseguire la sostituzione dei tronchi superiori dei tralicci senza danneggiare i vigneti. Viene particolarmente evidenziato il progresso tecnologico rispetto al decennio precedente, una embrionale sensibilità ambientale e una maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro. Due soldi di buon senso (1979) Il film, realizzato in buona parte con la tecnica del cartone animato, è una precoce testimonianza della sensibilità dell'Azienda per il tema del risparmio energetico. Rappresenta inoltre un documento importante per evidenziare l'enorme crescita della disponibilità elettrica di cui hanno goduto le famiglie italiane e i cambiamenti dei consumi rispetto agli anni Cinquanta e Sessanta.