LIUC comunicati stampa

Nel ventennale dell’Università Laureati in Festa alla LIUC: “Insegniamo sapere, saper fare, saper essere”

“La nostra Università è molto di più di un insieme di corsi, di lezioni, di esami e di diplomi di laurea, pur così importanti; abbiamo la convinzione che questa sia la strada giusta per formare sì professionisti di successo, ma soprattutto persone di valore. E’ quella che chiamiamo la cultura del “sapere”, del “saper fare” e del “saper essere” e che cerchiamo di trasmettere ai nostri allievi”: con queste parole il professor Andrea Taroni, Rettore dell’Università Carlo Cattaneo – LIUC ha richiamato la mission dell’Università aprendo la quattordicesima edizione di “Laureati in Festa”, la manifestazione dedicata ai neo – laureati.
In particolare, sono stati 507 i giovani che hanno ricevuto il diploma di laurea, di cui 309 laureati in Economia Aziendale; 120 in Ingegneria Gestionale; 78 in Giurisprudenza. Sono in tutto 106 i laureati che hanno conseguito il massimo dei voti con lode. Insieme a loro, hanno ricevuto l'attestato 4 laureati che hanno proseguito gli studi conseguendo il Dottorato di Ricerca in Gestione Integrata d’Azienda. Menzione speciale, poi, per gli studenti stranieri che hanno conseguito il doppio titolo di laurea alla LIUC e per gli studenti LIUC che hanno fatto la medesima esperienza all’estero (in particolare in Romania, Argentina, Francia, Regno Unito, Australia).
Anche quest’anno è stato poi assegnato un particolare riconoscimento a tre laureati, uno per ciascuna Facoltà, che si sono distinti nel percorso universitario per voto di laurea, media dei voti e durata degli studi: Barbara Possi, per la Facoltà di Economia, Martina Bambino per la Facoltà di Giurisprudenza e Elena Gattolin, per la Facoltà di Ingegneria.
“Spero - ha detto Taroni - che le immagini di questa serata e di tutti i momenti, belli e meno belli, trascorsi all’Università Cattaneo restino nei vostri occhi e nei vostri cuori; certamente le vostre immagini resteranno nei nostri. Auguri di ogni successo professionale e personale; affrontate il lavoro, la professione, la vita con grinta e fiducia, pronti a costruire il vostro e il nostro domani, e mostrate con orgoglio l’etichetta “Made in LIUC” che vi siete guadagnata durante il vostro percorso universitario”.
Il Presidente dell’Università, Paolo Lamberti, ha richiamato all’attenzione dei presenti le numerose criticità collegate al complicato processo di riforma, spesso caratterizzato da scarsa coerenza, a cui il sistema universitario italiano è andato incontro negli ultimi anni,. Lamberti ha sottolineato come la LIUC sia riuscita non solo a mantenere fede alla propria mission, ma anche a consolidare una proposta didattica che si fonda sulla commistione dei saperi: “L’’impronta multidisciplinare che ha sempre caratterizzato l’impianto scientifico di questa Università è un elemento per noi irrinunciabile, perché da esso dipende il fatto di continuare a formare persone dalla mente aperta, piuttosto che persone che sappiano tutto di qualcosa di particolare ma che rischiano in breve tempo di scontare l’obsolescenza del proprio sapere. Attraversiamo un’epoca di grandi e veloci cambiamenti. Dobbiamo prestare molta attenzione all’investimento che facciamo sui nostri giovani. Non possiamo commettere errori. Non dobbiamo lasciare l’istruzione all’improvvisazione.
Nè possiamo ridurre l’istruzione universitaria ad una semplice fabbrica di mestieri. L’Università ha certamente questo compito, ma è votata anche a qualcosa di più grande. L’Università deve formare la classe dirigente di domani. Una classe dirigente non chiusa in sé stessa, ma aperta al continuo afflusso di risorse intellettuali provenienti da ogni componente della società. Perché la classe dirigente non è solo quella riconducibile alla sfera della politica: è l’insieme delle migliori intelligenze della società civile”.
Nel corso della serata il professor Taroni ha anche avuto modo di ricordare che nel prossimo mese di ottobre terminerà il proprio mandato di Rettore: “Ho preso servizio in LIUC a fine 2007 e, nel farlo, sia io che l’Università avevamo una serie di progetti a cui dare attuazione negli anni successivi, progetti che presto sarebbero mutati radicalmente a seguito del sopravvenire della tremenda crisi economica mondiale, dalla quale non siamo ancora completamente usciti. Non so se abbiamo gestito questo duro periodo al meglio, ma certamente ci troviamo qui a celebrare il ventennale dell’Università Cattaneo con i nostri valori di sempre non solo immutati, ma rafforzati. Continuiamo ad occupare i primi posti nelle graduatorie nazionali e, soprattutto, continuiamo a veder i nostri laureati premiati da brevi tempi di inserimento nel mondo del lavoro”.