LIUC comunicati stampa

Sistemi sanitari a confronto per la cooperazione internazionale

Alla LIUC un convegno internazionale promosso dall’Università
tramite il CREMS - Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità e nel Sociale

Sistemi sanitari a confronto per la cooperazione internazionale

Sanità sotto la lente d’ingrandimento oggi all’Università Carlo Cattaneo – LIUC: presso l’Auditorium si è svolto infatti il convegno “Health Service: Human Resource Crisis & Sustainable Capacity For Research” (“Sistema sanitario: crisi delle risorse umane e capacità sostenibile per la ricerca”), promosso dall’Università tramite il CREMS - Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità e nel Sociale. Il Centro opera nei settori sanitario e socio-sanitario, svolgendo attività di formazione e ricerca sulle tematiche del management aziendale e dell’economia sanitaria. I temi di ricerca e formazione sono approfonditi anche attraverso un accordo formale con l’Istituto Superiore di Sanità e una rete di collaborazioni che riunisce istituzioni di eccellenza nelle rispettive aree di competenza.
Il convegno tenutosi oggi nasce nell’ambito del progetto MedTalent, che vede impegnato un gruppo di ricerca che raccoglie istituzioni e professionisti provenienti da tutta Europa e Africa, nella ricerca per lo sviluppo di soluzioni applicabili a livello locale con lo scopo di garantire la disponibilità di personale medico e sanitario all'interno del sistema sanitario, declinato nei suoi diversi settori, per affrontare la mancanza pericolosamente crescente di risorse umane all'interno del settore. Decisamente internazionale, dunque, il panel dei relatori, provenienti da Francia, Spagna, Ungheria, Polonia e Sudafrica.
“Obiettivo della giornata di oggi – ha spiegato il professor Davide Croce, Direttore del Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità e nel Sociale – è porre le basi per costruire una rete tra Università europee e africane per la ricerca e la formazione nel settore sanitario: quello che emerge è che oggi per mettere a punto percorsi formativi su scala mondiale, che prevedano lo scambio di competenze e risorse, davvero non si può procedere senza un’adeguata rete di relazioni internazionali”.
Il professor Croce ha messo in evidenza il problema della carenza di risorse umane nel settore sanitario: “Il problema riguarda in particolare infermieri e specialisti clinici. Il numero chiuso per i corsi afferenti alle Facoltà di Medicina nei Paesi industrializzati ci porta ad avere un sistema sanitario in crisi e costringe sovente a sottrarre risorse ai Paesi del Terzo Mondo”.
Il Convegno è nato dalla volontà di creare un’utile occasione di confronto tra diversi Sistemi Sanitari internazionali, e di individuare modelli, strategie e politiche per accrescere, sia quantitativamente che qualitativamente, la ricerca in Sanità, con particolare riferimento agli aspetti gestionali. Un confronto che ha messo le basi per una collaborazione duratura: “Nell’ambito del progetto Med Talent è in cantiere la creazione di percorsi formativi sia accademici sia per i professionisti: nostri partner sono in questa iniziativa numerose università di Polonia, Ungheria, Spagna, Francia, Sudafrica”.
L’evento è stato aperto dall’intervento dell’Assessore Regionale alla Sanità Luciano Bresciani: “Come Regione Lombardia, siamo riusciti - ha detto - a raggiungere un livello di sanità che è considerato soddisfacente dai nostri cittadini e che attrae molti pazienti anche al di fuori dei confini della nostra regione. Questo avviene con una spesa che, in percentuale rispetto al prodotto interno lordo regionale, è tra le più basse nel mondo industrializzato, mentre il nostro saldo di bilancio rimane stabile, cosa di cui andiamo particolarmente orgogliosi. La nostra ambizione, e anche la speranza, è di poter condividere il nostro know – how con un numero crescente di Paesi ed entità regionali, per poter contribuire, per quanto ci è possibile, a quegli obiettivi di Millennio più strettamente collegati alla questione sanitaria. L’Africa è di gran lunga la destinataria del maggior numero di iniziative cooperative da parte della nostra Regione nel settore sanitario”.
Castellanza, 1 ottobre 2010