LIUC comunicati stampa

Fedele al territorio e aperta al mondo: la LIUC guarda al futuro

La LIUC in festa per i suoi laureati

Fedele al territorio e aperta al mondo:
la LIUC guarda al futuro

“Affrontate il lavoro, la professione, la vita con grinta e fiducia, pronti a costruire il vostro e il nostro domani, e mostrate con orgoglio l’etichetta Made in LIUC che vi siete guadagnati durante il vostro percorso universitario”: con questo invito il Rettore della LIUC Andrea Taroni si è rivolto oggi ai 517 laureati dell’Università Carlo Cattaneo – LIUC che hanno ricevuto il diploma di laurea nel corso dell’ormai tradizionale appuntamento con “Laureati in festa”, la cerimonia, giunta alla tredicesima edizione, che si tiene nella splendida cornice del parco secolare in cui è inserita la sede dell’Università.
308 laureati in Economia Aziendale, 119 in Ingegneria Gestionale, 90 in Giurisprudenza (in tutto 92 hanno conseguito il massimo dei voti con lode) e 2 laureati LIUC che hanno proseguito gli studi conseguendo il Dottorato di Ricerca in Gestione Integrata d’Azienda: questi sono stati come sempre i veri protagonisti della manifestazione, che hanno sfilato davanti alle famiglie, agli amici e a numerose autorità del mondo politico ed imprenditoriale.
Nel suo intervento, il professor Taroni ha richiamato il complesso tema della Riforma del Sistema Universitario Nazionale: “E’ in corso - ha detto - l’iter di approvazione di una normativa da cui ci si aspettano risultati molto significativi, per esempio in materia di valutazione delle strutture didattiche e di ricerca ed in materia di reclutamento del personale docente; risultati che sarà peraltro arduo conseguire soprattutto a causa della riduzione dei finanziamenti sia alle università pubbliche che a quelle private. Per quanto riguarda l’Università Cattaneo, finalità ed obiettivi sono stati stabiliti fin dalla fondazione e sono stati mantenuti immutati in questi vent’anni di attività e sono orientati alla preparazione di persone che, con ruoli di responsabilità possano divenire manager d’impresa o professionisti capaci di affrontare i problemi sempre più complessi posti alle imprese”.
Taroni ha ricordato le molte eccellenze dell’Università, sia nell’impostazione della didattica, fortemente interattiva ed efficace anche grazie al favorevole rapporto studenti - docenti, che nei servizi: dall’internazionalizzazione al placement, dal diritto allo studio alle attività extradidattiche.
Il Presidente della LIUC Paolo Lamberti ha evidenziato nel suo intervento come questa Università abbia mantenuto fede alla propria mission, riuscendo anche a coniugare in maniera ottimale la vocazione territoriale con l’ambizione internazionale: “La formazione impartita, seppure con la consueta grande attenzione al mondo delle piccole e medie imprese, viene apprezzata anche dalle grandi organizzazioni. E’ la prova che la nostra Università si è fatta conoscere ed apprezzare, grazie alla qualità dei propri laureati, anche ben fuori dai nostri confini. Una volta per tutte, lasciatemelo dire: la LIUC non è una Università di provincia, così come non è una Università per i figli di imprenditori. L’ho già detto altre volte, lo ripeto: oltre un terzo degli studenti proviene da regioni diverse dalla Lombardia. Solo l’8% dei nostri laureati si occupa nell’impresa di famiglia. Tutti gli altri, che non sono figli di imprenditori, si cercano un lavoro altrove”.
Richiamando il problema dei tagli progressivi dei contributi pubblici, “che anno dopo anno, riguardano in realtà molto di più le libere Università rispetto a quelle pubbliche”, Lamberti ha espresso in modo chiaro la sua idea sul futuro di queste ultime università in Italia: “Il valore economico delle libere Università italiane è stimato in 1 miliardo di euro, che lo Stato risparmia. Molto più difficile da stimare è il valore culturale espresso da queste libere Università, che non va perduto e va anzi valorizzato. In ogni caso, l’assottigliarsi delle contribuzioni pubbliche rende necessario, anche nel nostro Paese, trovare forme di sostegno da parte del settore privato, come del resto accade per le Università non statali in tutti gli altri Paesi avanzati, soprattutto in quelli anglosassoni, dove imprese, banche, assicurazioni, fondazioni, privati cittadini, ex-allievi sono soliti fare donazioni alle Università”.
La cerimonia è stata anche un momento di incontro con gli ex-allievi, che hanno accompagnato simbolicamente in questa nuova fase i neo-laureati, a cui sono uniti dalla condivisione dell'esperienza LIUC. Per rafforzare questo legame, è attiva alla LIUC l’associazione dei laureati, denominata LIUC Alumni.
Anche quest’anno è stato inoltre assegnato un particolare riconoscimento a tre studenti, uno per ciascuna Facoltà, che si sono distinti nel percorso universitario: Arianna Ziliotto per la Facoltà di Economia, Monica Baccaro per la Facoltà di Giurisprudenza e Benike Zane per la Facoltà di Ingegneria.

Castellanza, 11 giugno 2010