LIUC comunicati stampa

TRASFORMARE IL SISTEMA UNIVERSITARIO NEL SEGNO DELLA QUALITA'

Inaugurato alla LIUC il diciannovesimo Anno Accademico

TRASFORMARE IL SISTEMA UNIVERSITARIO

NEL SEGNO DELLA QUALITA'


Un momento altamente istituzionale ma anche un'occasione per riflettere attorno ai problemi del sistema universitario e alle strategie da mettere in campo per un investimento sempre più significativo nella formazione delle nuove generazioni: con questo spirito questa mattina l'Università Carlo Cattaneo – LIUC ha inaugurato il suo diciannovesimo Anno Accademico, alla presenza dei propri vertici, del corpo docente e di numerose autorità.
Ad aprire la cerimonia, il Presidente Paolo Lamberti, che ha sottolineato come i brillanti risultati ottenuti dalla LIUC in questi anni abbiano premiato inequivocabilmente le scelte fatte, "quella, iniziale, di aver creato una struttura accademica innovativa, capace di dialogare intensamente con il mondo dell'impresa, delle professioni, della pubblica amministrazione" e "quella, successiva, di aver mantenuto fede all'impostazione scientifica e all'offerta didattica che ci ha contraddistinto fin dall'origine, senza lasciarci sviare dalle sirene della moltiplicazione artificiale dei corsi di laurea, troppo spesso fantasiosi e di dubbia spendibilità nel mercato del lavoro".
Un'impostazione pragmatica che ha permesso alla LIUC di rimanere con i piedi ben ancorati a terra, forte di un rapporto con le imprese costantemente coltivato anche attraverso una serie di accordi di collaborazione con Associazioni imprenditoriali e ordini professionali: tra i numerosi ricordati dal Presidente Lamberti, quello con le imprese del settore aerospaziale per il nuovo Master in Management del Settore Aeronautico, con Sistema Moda Italia, con le Associazioni nazionali del settore delle materie plastiche e della gomma, con le Associazioni nazionali delle industrie grafiche e cartotecniche; con IBM, con Gruppo Erg, con l'Unione Costruttori Italiani Macchine Utensili.
Da parte del Rettore della LIUC, il professor Andrea Taroni, un inevitabile richiamo alla lunga stagione di provvedimenti legislativi penalizzanti che stanno colpendo sia le Università private che quelle pubbliche e al momento di transizione che queste stanno affrontando relativamente a temi quali "autonomia, responsabilità, merito e valutazione, nuove forme di governance, incentivazione delle Università virtuose, abolizione del valore legale dei titoli, ristrutturazione dell'offerta formativa, diritto allo studio, meccanismi di reclutamento basati sull'idoneità nazionale".
Rispetto allo spirito con cui la LIUC affronta questo momento così complesso, Taroni è molto chiaro: "All' Università Cattaneo - ha detto - siamo però convinti che "soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire". E così in questa realtà, voluta, progettata e sostenuta dalle imprese, nella convinzione che investire sulla formazione delle risorse umane costituisca un fattore competitivo decisivo, continuiamo ad operare senza alcuna paura lungo le linee che caratterizzano il nostro operato fin dalla fondazione, continuiamo ad inseguire il nostro sogno".
Nel suo intervento, Taroni ha ricordato poi i punti di forza dell'ateneo, dall'efficacia del placement alla forte propulsione all'internazionalizzazione, dalla possibilità di borse di studio e di agevolazioni in virtù del merito all'ampia offerta di master altamente professionalizzanti, fino agli alti livelli raggiunti dalla ricerca. Una serie di plus che trovano riscontro anche nel buon piazzamento ottenuto dalla LIIC nell'ambito delle classifiche universitarie nazionali, su tutte quella del consorzio Almalaurea e quella della Guida di Repubblica.
La prolusione, dal titolo "La valutazione nei sistemi universitari: come promuovere qualità, apprendimento e innovazione" è stata affidata al professor Gianfranco Rebora, Professore Ordinario di Organizzazione aziendale dell'Università Carlo Cattaneo – LIUC.
L'intervento del professor Rebora ha tratto spunto dal progetto "Governance e valutazione dell'università: politiche pubbliche e management", che vede impegnate la LIUC (in qualità di capofila), insieme al Consiglio Nazionale delle Ricerche e all'Università degli Studi di Milano: il progetto ha ricevuto un importante finanziamento da parte del Ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito dei Programmi di Ricerca Scientifica di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN).
Obiettivo è integrare e combinare i contributi concettuali e teorici di diverse discipline, quali in particolare economia aziendale e teoria dell'organizzazione, public policy e policy evaluation, public governance, public management e management dell'higher education, per elaborare e proporre un modello concettuale della governance dei sistemi universitari nazionali.
"Quando si ragiona su valutazione e qualità in ambito universitario
– ha detto il professor Rebora -
bisogna tenere conto che la formazione e la ricerca sono processi di trasformazione che coinvolgono le persone in profondità. Gli studenti non sono né prodotti, né clienti o consumatori della didattica ma protagonisti, insieme ai docenti, di una crescita; non si appropriano
di una cosa, la conoscenza, ma sono impegnati in un processo di apprendimento".
Il professor Rebora ha definito "qualità statica" ciò che normalmente ci aspettiamo dai diversi momenti didattici, ovvero "l'esecuzione di un programma chiaro, completo, rispondente al contesto" e "qualità dinamica" l'aspetto "irripetibile, unico e nuovo che caratterizza un momento didattico". Trasformare l'università alla luce del concetto di qualità significa dunque "migliorare il modo in cui gli studenti imparano e il modo in cui i ricercatori elaborano nuove conoscenze, mediante un sistema duale, che si serva di una piattaforma forte di qualità statica ma che apra e promuova spazi per la qualità dinamica".

Castellanza, 15 febbraio 2010